Ma per quanto tempo? Un'ora? Due, tre? E quante volte alla settimana? Una, due, tre?
Molto dipende dal livello già raggiunto e dagli obiettivi da raggiungere. Infatti se per un atleta orientato alla competizione ed al free-style è necessario un impegno maggiore, per un principiante non è necessario esagerare.
Soprattutto per chi è interessato solo alla difesa personale. L'allenamento deve essere un piacere ed un divertimento. Non un peso eccessivo. Pertanto per un principiante (0-6 mesi di pratica) sono ottimi 10 minuti di allenamento a casa per 3 volte a settimana.
Diverso è per l'allenamento in palestra dove le sessioni devono essere max di 45 minuti, per avere sempre un'ottima attenzione. Se è difficile prestare attenzione per 45 minuti, è bene ridurre a 30' o 20'. Se invece si riesce a mantenere la mente affilata come un rasoio, si può andare oltre, fino ad un'ora di allenamento. Si possono avere anche tempi maggiori, ma questi vanno comunque intervallati da attività più distensive, in modo da "spezzare" la tensione e rilassare la mente.
Ovviamente la regolarità di pratica è la cosa migliore, per avere progressi continui e facilmente osservabili. 'importante è che sia regolare e curata con la massima attenzione.
Ma la quantità non è tutto. Oltre alla quantità è necessaria la "qualità".
Che cosa significa qualità dell'addestramento? Significa porre la massima concentrazione in quello che si fa, significa cancellare tutte le distrazioni, significa spegnere la radio e la televisione, significa creare l'ambiente adatto all'apprendimento.
La musica può andare benissimo, quando si lavora con attività di tipo aerobico, in cui occorre darsi la carica, oppure quando si esegue, dopo averla imparata alla perfezione, una forma in modo dimostrativo, ma non deve disturbare l'attenzione.
Una buona pratica richiede attenzione in quello che si fa. Devi avere gli occhi bene aperti, provare intensamente le sensazioni che ti dà il tuo corpo, osservare, ascoltare... E questo si può fare allenandosi in coppia, oppure da soli, ed in questo caso la cosa migliore è lavorare di fronte ad uno specchio per potersi vedere anche "da fuori".
E poi l'allenamento deve essere specifico. Se ci si prepara per un gara di combattimento, l'allenamento deve essere calibrato sul combattimento. Se il combattimento di gara dura 3 minuti, deve essere calibrato su un tempo simile.
Pertanto la corsa di resistenza non necessariamente è adatta a questo tipo di preparazione, se non per la costruzione di un "fondo" cardiocircolatorio, migliore è la preparazione sui 3 minuti, con sequenze "tirate" di calci o sequenze di combattimento, tecniche a catena.... 3 minuti "tirati"
Molto dipende dal livello già raggiunto e dagli obiettivi da raggiungere. Infatti se per un atleta orientato alla competizione ed al free-style è necessario un impegno maggiore, per un principiante non è necessario esagerare.
Soprattutto per chi è interessato solo alla difesa personale. L'allenamento deve essere un piacere ed un divertimento. Non un peso eccessivo. Pertanto per un principiante (0-6 mesi di pratica) sono ottimi 10 minuti di allenamento a casa per 3 volte a settimana.
Diverso è per l'allenamento in palestra dove le sessioni devono essere max di 45 minuti, per avere sempre un'ottima attenzione. Se è difficile prestare attenzione per 45 minuti, è bene ridurre a 30' o 20'. Se invece si riesce a mantenere la mente affilata come un rasoio, si può andare oltre, fino ad un'ora di allenamento. Si possono avere anche tempi maggiori, ma questi vanno comunque intervallati da attività più distensive, in modo da "spezzare" la tensione e rilassare la mente.
Ovviamente la regolarità di pratica è la cosa migliore, per avere progressi continui e facilmente osservabili. 'importante è che sia regolare e curata con la massima attenzione.
Ma la quantità non è tutto. Oltre alla quantità è necessaria la "qualità".
Che cosa significa qualità dell'addestramento? Significa porre la massima concentrazione in quello che si fa, significa cancellare tutte le distrazioni, significa spegnere la radio e la televisione, significa creare l'ambiente adatto all'apprendimento.
La musica può andare benissimo, quando si lavora con attività di tipo aerobico, in cui occorre darsi la carica, oppure quando si esegue, dopo averla imparata alla perfezione, una forma in modo dimostrativo, ma non deve disturbare l'attenzione.
Una buona pratica richiede attenzione in quello che si fa. Devi avere gli occhi bene aperti, provare intensamente le sensazioni che ti dà il tuo corpo, osservare, ascoltare... E questo si può fare allenandosi in coppia, oppure da soli, ed in questo caso la cosa migliore è lavorare di fronte ad uno specchio per potersi vedere anche "da fuori".
E poi l'allenamento deve essere specifico. Se ci si prepara per un gara di combattimento, l'allenamento deve essere calibrato sul combattimento. Se il combattimento di gara dura 3 minuti, deve essere calibrato su un tempo simile.
Pertanto la corsa di resistenza non necessariamente è adatta a questo tipo di preparazione, se non per la costruzione di un "fondo" cardiocircolatorio, migliore è la preparazione sui 3 minuti, con sequenze "tirate" di calci o sequenze di combattimento, tecniche a catena.... 3 minuti "tirati"
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