14/03/08

Aforismi

Definire le arti marziali è impossibile in quanto definire è limitare e il mondo delle arti marziali è illimitato: è come un gioco di scatole cinesi, ogni volta che ne apri una, al suo interno se ne svela un'altra e così via in una circolarità senza mai fine.
Per questo ho raccolto alcuni aforismi scritti da grandi maestri che possono servire come spunto per riflettere: leggili e lasciali scorrere in te, nel profondo, ascolta cosa significano per il tuo Io, poi semplicemente lasciali lì e vedrai che incominceranno a germogliare.

Un maestro di spada, ormai anziano, dichiarò:
"Nella vita ci sono diversi gradi di apprendimentro. Al primo si studia, ma non si ricava niente e ci si sente inesperti. Al livello intermedio l'uomo è ancora inesperto, ma consapevole delle proprie mancanze e riesce a vedere anche quelle altrui. Al livello superiore diventa orgoglioso della propria abilità, si rallegra nel ricevere lodi e deplora la mancanza di perizia dei compagni. Costui ha valore e si comporta come se non sapesse nulla.
Questi sono i livelli in generale. Ma ce n'è uno che li trascende, ed è il più eccellente fra tutti. Chi penetra profondamente questa Via è consapevole che non finirà mai di percorrerla. Egli conosce veramente le proprie lacune e non crede mai, per tutta la vita, di aver raggiunto la perfezione. Senza orgoglio, ma con modestia, arriva a conoscere la Via.
Si dice che una volta il maestro Yagyu osservò: "Io non conosco il modo per sconfiggere gli altri, ma la Via per sconfiggere me stesso."
(Hagakure, il codice del samurai)

" ...Il pensiero fisso di dover vincere a tutti i costi - proiezione nel futuro - o di non essere sconfitti - legame con il passato - provoca una fissità psicologica che rende incerti e toglie la possibilità di essere disponibili all'azione..."
(J. Kano)

“… In queste tecniche variabili vi è un significato profondo/ Gettate via soggetto ed oggetto, funzionando come un tutto/ abbandonate l’Io e gli altri, formando una sola spada/ Usate gli occhi penetranti del cielo e della terra/ per vedere attraverso il corpo dell’avversario…”
(T. Yamaoka, poesia sul Kumitachi)

“… Circondato da cento nemici, come farai a vincere senza arrenderti e senza combattere ? …”
(Koan Zen del monaco Ryozan)

“… Poiché sono un artista delle Arti Marziali non combatto per vincere o perdere, non mi preoccupo della forza o della debolezza, sono imperturbabile. Il nemico non si accorge di me, né io di lui. Penetrando in una dimensione in cui cielo e terra non sono ancora distinti l’uno dall’altra, in cui Yin e Yang non sono ancora giunti, ottengo di certo subito un effetto …”
(Takuan Soho, Gli Annali della Spada Taia)

“… Le arti marziali non fanno parte degli sport che sono originalmente un retaggio dell’Occidente. Ci sono, però, taluni che si rallegrano nel vedere le varie Arti Marziali divenire simili a Sport, ottenendo così una più vasta popolarità in questi ultimi anni. Queste persone, è chiaro, non hanno la più vaga idea di cosa sia un’Arte Marziale nel vero senso della parola. A mio avviso costoro non sono qualificati a parlare di Budo..."
(detto del Maestro Morihei Ueshiba)


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